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Olly rinuncia, Lucio Corsi accetta: l’Italia si prepara all’Eurovision

di Redazione
Lucio Corsi ph by Simone Biavati

Conclusa la 75° edizione del Festival di Sanremo, l’attenzione si sposta ora sull’Eurovision Song Contest 2025, che si terrà a Basilea, in Svizzera, dal 13 al 17 maggio. Tra i temi caldi, si discute della partecipazione dell’Estonia con “Espresso Macchiato” di Tommy Cash, un brano che gioca sui classici stereotipi italiani. Nel frattempo, l’Italia ha scelto il suo rappresentante: Lucio Corsi. La sua selezione è avvenuta dopo la rinuncia di Olly, vincitore di Sanremo 2025 con il brano “Balorda Nostalgia”, che ha deciso di non partecipare. La RAI ha quindi affidato l’incarico a Lucio Corsi, suscitando curiosità per il suo stile glam rock anni ’70.

Negli ultimi anni, l’Italia ha ottenuto ottimi risultati all’Eurovision. Dopo la vittoria dei Måneskin nel 2021, con “Zitti e Buoni”, il paese ha continuato a distinguersi: Mahmood e Blanco nel 2022 hanno ottenuto il sesto posto con “Brividi”, Marco Mengoni nel 2023 si è classificato quarto con “Due Vite” e Angelina Mango nel 2024 è arrivata settima. Ora, con Lucio Corsi in gara, l’Italia punta su un artista dal sound originale e dall’estetica inconfondibile. Resta da vedere come si evolverà la sua partecipazione all’Eurovision.

Il ritiro di Olly: perché il vincitore di Sanremo non parteciperà

Il vincitore del Festival di Sanremo 2025, Olly, con la sua canzone “Balorda Nostalgia”, ha conquistato il pubblico italiano e la giuria, ma ha scelto di rinunciare alla partecipazione all’Eurovision. Una decisione che ha spiazzato molti fan e che lo stesso artista ha motivato con il desiderio di prendersi del tempo per concentrarsi sulla propria carriera senza pressioni internazionali.

“Ho deciso dunque di rinunciare all’opportunità di partecipare all’Eurovision Song Contest, con la consapevolezza che sia una di quelle cose che ti capitano forse una sola volta nella vita. Ringrazio chi mi ha votato e mi ha dato la possibilità di avere questo privilegio: spero di vedervi presto a un mio concerto per ricambiare tutto l’amore che sto ricevendo in questi giorni.

Per me questa decisione è il mio modo di ascoltare me stesso e forse anche il mio contorto modo di dirvi grazie. Qualcuno dirà che sto rinunciando a un sogno, ecco io credo di aver solo scelto di viverlo con i miei tempi.”, ha dichiarato Olly in un post sui suoi canali social.

A seguito del suo ritiro, la RAI ha deciso di affidare l’incarico al secondo classificato di Sanremo, Lucio Corsi, che ha subito accettato con entusiasmo l’opportunità di rappresentare l’Italia.

Chi è Lucio Corsi?

Lucio Corsi è un cantautore e musicista toscano, nato nel 1993, noto per il suo stile che fonde il glam rock con la tradizione cantautorale italiana. Ha debuttato nel panorama musicale con “Bestiario Musicale” nel 2017, un album che ha messo in luce la sua capacità di raccontare storie attraverso un sound ricercato e testi poetici.

Il suo ultimo album, “La Gente Che Sogna” (2023), ha consolidato la sua identità artistica, distinguendosi per atmosfere oniriche e sonorità vintage che richiamano David Bowie e Roxy Music. La sua partecipazione a Sanremo 2025 con “Volevo Essere Un Duro” lo ha consacrato al grande pubblico, portandolo a un passo dalla vittoria, ad aggiudicarsi il Premio della Critica Mia Martini e ora sul palco dell’Eurovision.

“Ci vediamo all’Eurovision. Ho sempre inseguito le chitarre in fuga dalle custodie, i pianoforti scappati dalle case, le armoniche soffiate dal vento, rincorrerò gli strumenti anche stavolta.
Grazie a tutti, sono molto felice.
” Lucio Corsi ha riposto con queste parole sotto a un post sui suoi social, dopo aver appreso la notizia della partecipazione all’Eurovision.

“Volevo Essere Un Duro”: la canzone che porterà all’Eurovision

“Volevo Essere Un Duro” è un brano che mescola melodie nostalgiche e testi profondi, parlando di fragilità e ricerca di identità. L’arrangiamento richiama il rock anni ’70, con chitarre elettriche e sintetizzatori vintage, e la performance a Sanremo ha colpito per il suo carisma scenico e la teatralità del suo look.

Nonostante il regolamento dell’Eurovision richieda un brano che non superi i tre minuti, Lucio Corsi potrebbe dover effettuare alcuni adattamenti alla versione originale per rientrare nei tempi. Tuttavia, l’anima e lo spirito della canzone rimarranno inalterati.

Cosa ci aspettiamo da Lucio Corsi all’Eurovision

L’Eurovision premia spesso artisti che portano sul palco un’identità forte e riconoscibile. Lucio Corsi potrebbe seguire le orme di Måneskin, puntando su una performance visivamente impattante e una messa in scena dal forte valore estetico. Il suo stile musicale che fonde folk, pop e glam rock e la sua teatralità potrebbero affascinare il pubblico europeo, alla ricerca di originalità e carisma. La cura del look e dei dettagli scenici sarà fondamentale per trasmettere al meglio il suo immaginario musicale. Anche un’interpretazione intensa, capace di coinvolgere lo spettatore anche senza comprendere il testo in italiano, potrebbe fare la differenza. Infine, un arrangiamento musicale accattivante, in grado di lasciare il segno nella memoria del pubblico, sarà un elemento chiave della sua esibizione.

Le quote dei bookmakers saranno un primo indicatore delle aspettative sul suo piazzamento. Per ora, la sensazione è che l’Italia abbia fatto una scommessa coraggiosa, affidandosi a un artista meno mainstream rispetto ai suoi predecessori, ma con un forte potenziale internazionale.

Lucio Corsi all’Eurovision 2025 rappresenta un’incognita intrigante. Con un background artistico raffinato e un brano evocativo come “Volevo Essere Un Duro”, potrebbe conquistare il pubblico europeo con il suo stile unico. La sua selezione, pur essendo arrivata inaspettatamente dopo la rinuncia di Olly, sembra essere una scelta che punta sulla qualità e sulla diversità.

Non ci resta che aspettare maggio 2025, quando vedremo Lucio Corsi calcare il palco di Basilea per rappresentare l’Italia in uno degli eventi musicali più seguiti al mondo.

Noi, nel frattempo, possiamo solo augurargli di “non essere altro che Lucio”, come dice nella sua canzone, e grazie alla sua semplicità, che porta tanta originalità, replicare il successo dei Måneskin e mostrare a tutta Europa il suo grande talento.

Foto in copertina: Simone Biavati

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